RAYCO FERNANDEZ e
SILVIA VIOT

Progetto
Bimbache Vinicola

El Hierro

El Hierro è la più piccola, selvaggia e recente isola dell’arcipelago canario.

Qui, Silvia Viot e Rayco Fernandez hanno dato vita a Bimbache Vinícola, un progetto che lavora solo con ciò che la terra offre: vitigni autoctoni, suoli dal pH bassissimo e venti carichi di salsedine.
Su quest’isola cresce oltre la metà delle varietà endemiche dell’arcipelago: Verijadiego, Baboso, Gual, Verdello, Listan blanco e negro… Ognuna con il suo carattere, scolpito da altitudine, esposizione e oceano.
In vigna non si usano prodotti chimici sistemici, in cantina si lavora in modo essenziale: fermentazioni spontanee, poca solforosa e tanta pazienza. 

I vini non vogliono stupire, ma raccontare. Hanno un’acidità affilata, scalpitante, parlano del suolo senza trucchi o maschere. Silvia e Rayco non amano definirsi produttori "naturali", ma semplicemente normali.

La produzione totale è di circa 15.000 bottiglie all’anno, tra cui alcune sperimentazioni come la La Raya.

Progetto Puro Rofe

Lanzarote

Sull’isola dove il vento non smette mai di soffiare e il suolo nero di lava sembra uscito da un altro pianeta, nasce Puro Rofe. Un progetto che prende vita nel 2017 con un’idea chiara: dare voce a un territorio unico attraverso vini che ne rispettino profondamente l’identità.

La viticoltura su quest’isola è eroica. Le vigne crescono nel rofe, sabbia vulcanica, e sono piantate dentro conche scavate a mano, i famosi hoyos, per difenderle dagli alisei. Ci sono piante antiche di Listán, Negramoll, Malvasía Volcánica, Diego, alcune con età che superano i cento anni.

I vigneti si trovano in diverse zone dell’isola: da La Geria a Masdache, da Tinajo a Testeina. Ogni parcella ha il suo carattere, il suo ritmo, la sua voce.

In vigna si lavora in modo biologico o biodinamico, in cantina si fa il minimo: fermentazioni spontanee, nessun additivo, vasche di cemento o barrique usate. L’idea è semplice: accompagnare il vino, non forzarlo. Il risultato? Vini netti, salini, essenziali. Vini che parlano dell’isola e del suo suolo vulcanico.

BIMBACHE BLANCO 2023

  • “Vino de isla” ottenuto dal blend di diversi vitigni come Verijadiego, Listan Blanco, Baboso Blanco e Gual coltivati in diverse aree dell’isola.
    La raccolta di ogni varietà è effettuata rigorosamente a mano e in diversi momenti, al fine di portare in cantina l’uva nel perfetto momento di maturazione.
    Vinificazione:
    Si effettua pressatura soffice del grappolo intero per ottenere solo mosto fiore, poi le masse sono trasferite in legno austriaco da 500 lt usate dove avviene fermentazione e affinamento sulle proprie fecce per circa 12 mesi.
    Il vino viene poi imbottigliato senza chiarificare ne filtrare, aggiungendo solo una bassissima dose di solforosa.

    Questo è il vino identitario dell’isola e base di partenza per comprendere le caratteristiche principali del Hierro.

    14% Vol.
    5.000 bt l’anno

GRAN CRUZ DEL CALVARIO 2023

  • Vino bianco proveniente dalla vigna Cruz del Calvario, una delle aree più a nord e fresche dell’isola, caratterizzata da una forte influenza degli alisei e da un’elevata umidità. Questo vino è una cuvée di Verijadiego, Listán blanco, Forastera blanca, Baboso blanco e Gual.
    Vinificazione:
    Pressatura diretta, fermentazione e affinamento in barrique, con il vino mantenuto sulle fecce fini fino all’imbottigliamento. Non filtrato, non chiarificato, uso minimo di solfiti.

    Il risultato è un bianco teso, fresco, ideale per chi apprezza l’acidità marcata e la mineralità.

    13,5% Vol.
    1.000 bt l’anno

LA RAYA 2022

  • Nasce da una selezione tardiva di Verijadiego blanco e Listán blanco, raccolti nella vigna John Stone. Una parcella dalla forte concentrazione e vitalità, isolata con l’intento di esplorare il potenziale di questo straordinario terroir insulare portato al limite.
    Il nome richiama La Raya, l’antico Meridiano Zero, che per secoli fu fissato all’estremo occidentale dell’isola di El Hierro, a Punta Orchilla, prima di essere spostato a Greenwich dai britannici nel XVIII secolo.

    Vinificazione:
    Dopo la pressatura, il vino matura staticamente in vecchie botti di Jerez sotto velo di flor per circa 20 mesi, un processo che favorisce complessità e dona un'espressività unica al vino. 

    Vino totale.

    13,5% Vol.
    600 bt l’anno

PURO ROFE BLANCO 2023

  • Le uve provengono da vigneti situati in diverse zone dell’isola, con ogni parcella raccolta separatamente a seconda del grado di maturazione. La vendemmia inizia con la Malvasía Vulcanica, una varietà a maturazione precoce, seguita da Diego, Listán Blanco e, infine, Vijariego Blanco, che viene raccolto circa 25 giorni dopo.

    Vinificazione:
    Fermentazioni spontanee in acciaio inox, mentre l’affinamento avviene in un mix di botti di rovere e contenitori ex-sherry per un periodo di 8 mesi. La fermentazione malolattica è parzialmente svolta (circa il 50%).

    Vino che è divenuto ormai uno standard di riferimento a Lanzarote.

    13% Vol.
    6700 bt l’anno

PURO ROFE MESTURA 2023

  • Vino ottenuto da un blend di uve autoctone come Malvasía Volcánica, Listán Blanco e Diego, provenienti da diverse parcelle storiche dell’isola di Lanzarote, tra cui Masdache, Tilama, Juan Bello e Testeyna.
    Le uve vengono raccolte manualmente in epoche diverse, rispettando la maturazione ideale di ciascuna varietà e microzona.

    Vinificazione:
    Pressatura soffice dei grappoli interi per ottenere solo mosto fiore. Le masse fermentano spontaneamente in botti di rovere usate e vasche di acciaio, dove restano a contatto con le proprie fecce fini per circa 9 mesi.
    Il vino viene imbottigliato senza chiarifiche né filtrazioni, con un’aggiunta minima di solforosa.Espressione pura e salina del paesaggio vulcanico estremo di Lanzarote

    13% Vol.
    6.700 bt l’anno

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David Fernandez